17 Dicembre 2019
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, COMPLETARE ISTRUTTORIE PER CALAMITA’ NATURALE 2016 SENNO’ ENNESIMA BEFFA DI SOLDI PUBBLICI IN FUMO

Iscritto nello stanziamento del Bilancio 2019 della Regione Puglia 1 milione di euro stanziato dal Ministero delle Politiche Agricole per gli interventi a sostegno dei danni da Xylella Fastidiosa per l’anno 2017 per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, mentre non è ancora arrivato un euro agli agricoltori per l’anno 2016, nonostante il decreto di stanziamento del Ministero con cui veniva riconosciuta la calamità. E’ Coldiretti Puglia a denunciare la paralisi della macchina burocratica per cui molti Comuni dell’area infetta da Xylella delle province di Lecce, Brindisi e Taranto non hanno ancora completato le istruttorie delle domande per l’annualità 2016 per accedere al Fondo di solidarietà nazionale.

“Ormai in Puglia perdere soldi pubblici pare sia diventata una prassi consolidata. Suoneremo la sveglia ai Comuni in modo che le istruttorie vengano completate nei tempi utili, anche facendo ricorso a tutti gli strumenti della semplificazione amministrativa”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Sarebbe vergognoso perdere anche questi 2 milioni di euro, considerato che da quando è iniziata la catastrofe agricoltori e frantoiani sono stati lasciati soli al loro destino. Anche per questo i 300 milioni di euro di Fondi CIPE destinati dal Decreto Emergenze all’area infetta da Xylella fastidiosa devono andare solo ed esclusivamente ad agricoltori e frantoiani per far ripartire la filiera produttiva in Salento, evitando proposte di ripartizione in salsa pugliese che nulla hanno a che vedere con chi realmente ha subito il danno e continua a portarsene addosso il carico”, insiste il presidente Muraglia.

“La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere, che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 6 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro. La produzione di olive Cellina e Ogliarola è azzerata e risultano produttive – aggiunge il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele - solo le piante di Leccino, con l’effetto a catena su oltre 100 frantoi che hanno lasciato i battenti serrati. Alle aziende e ai frantoi non è arrivato ancora un euro per ripartire, una vergogna se si pensa che le risorse ci sono e si continua a perdere tempo inutilmente”.

A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva nell'ultimo anno, secondo un’analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).

“Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa a Lecce - ha continuato Cantele - la produzione di olio ha subito un trend negativo irreversibile, con il minimo storico di 5.295 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2018/2019. L’avanzata della malattia ha lasciato milioni di ulivi secchi dietro di sé, come rappresentato dalla perdita produttiva che si è allargata a macchia d’olio, man mano che la Xylella ‘camminava’ indisturbata sul territorio. Il contagio in 6 anni inesorabilmente si è spostato a nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese”, ha concluso il presidente Cantele.

Agricoltori senza reddito da 6 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – denuncia Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

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