19 Dicembre 2019
FOTOVOLTAICO: COLDIRETTI LECCE, SECCO ‘NO’ A IMPIANTI SELVAGGI; SALENTO NECESSITA DI TERRA VIVA

“Negli ultimi 15 anni, la Puglia è stata già abbondantemente violentata da una presenza invasiva di specchi e pale eoliche, sulla cui utilità per la produzione di energia pulita non si discute. Ciò che invece si scontra con le grandi potenzialità agroalimentari e turistiche dei nostri territori è la collocazione selvaggia di tali impianti che sfrutta terreni agricoli di qualità e compromette la fruibilità paesaggistica delle aree interessate”, perentorio il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, in una lettera inviata al Sindaco di Guagnano con cui Coldiretti prende posizione sulle installazioni di impianti fotovoltaici da realizzare a cavallo delle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto.

“Coldiretti è da sempre convintamente a favore della green economy, a patto che non si deturpi il territorio. Non immaginavamo – ironizza il presidente Cantele – che la Puglia si candidasse a risolvere da sola il deficit nazionale di energie rinnovabili, considerato lo scempio già perpetrato con le foreste di pali eolici e le distese di pannelli”.

Approfittando di una sorta di limbo giurisdizionale fra province confinanti – si legge nella lettera di Coldiretti Lecce - il grosso della competenza e quindi del potere decisionale è in capo alla Regione Puglia e non agli organi amministrativi locali.

“Se il concetto di sostenibilità ambientale fosse declinato in modo concreto e scevro da meri interessi economici – insiste il presidente Cantele - si penserebbe ai milioni di metri quadrati disponibili sui tetti di case e capannoni industriali invece che alla comoda fruibilità di terra “viva”, cosa che risulta quanto mai inopportuna in particolare in Salento, vista la non lusinghiera posizione della classifica nazionale sul consumo di suolo, in cui già si trova. In questa provincia da oltre 6 anni si combatte con lo spettro della desertificazione provocata dalla epidemia di Xylella fastidiosa, ora più che mai evidente anche nel nord Salento”, aggiunge Cantele.

Da qui l’accorato appello di Coldiretti ai Sindaci dei Comuni coinvolti, chiamati a prendere convintamente le distanze dai progetti di installazione, difendendo i propri concittadini e i loro legittimi interessi adottando ogni opportuno provvedimento amministrativo.

Per Coldiretti Lecce, che è sempre stata in prima fila nel cercare risposte economiche per le imprese agricole che cercano di ristabilire vitali traiettorie di futuro, l'autorizzazione alla costruzione di mega parchi fotovoltaici rappresenterebbe l'ennesimo schiaffo alle popolazioni salentine, l'ennesimo furto di valore delle nostre terre, l'ennesima colposa disattenzione del governo Emiliano verso la provincia di Lecce, “dove paradossalmente sembra essere più facile realizzare un impianto fotovoltaico che piantare un oliveto”, conclude il presidente Cantele.

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