Con il Natale alle porte e la corsa finale ai regali il cesto enogastronomico si conferma il regalo più utile e apprezzato dalle famiglie, capace di coniugare qualità, tradizione e valore concreto. A sceglierlo è oltre una famiglia su quattro (27%), che spenderà in media tra i 40 ed i 60 euro per regalare o condividere a tavola un assortimento di specialità agroalimentari, dalle grandi tradizioni delle feste fino ai prodotti più ricercati e originali. È quanto emerge da un’indagine di Coldiretti Puglia nei mercati contadini di Campagna Amica, diffusa nell’ultimo weekend che precede il Natale.
La maggior parte dei consumatori (39%) concentrerà la spesa in una fascia compresa tra i 40 e i 60 euro, mentre il 30% resterà sotto i 30 euro. Un ulteriore 19% è disposto a salire fino a 70 euro e l’8% fino a 100 euro, con una quota residuale che va oltre queste cifre o è ancora indecisa. A rendere il cesto enogastronomico così apprezzato è la sua versatilità, perché permette di fare un regalo di qualità puntando sia su prodotti di pregio, dall’olio Evo, al vino fino ai formaggi di grotta o erborinati, sia su specialità meno conosciute o su prodotti di largo consumo che garantiscono però un valore aggiunto fondamentale, come l’origine italiana degli ingredienti, ad esempio la pasta realizzata con grano 100% nazionale.
Tra le tendenze più evidenti di questo Natale si rafforza la scelta di cesti enogastronomici capaci di interpretare i nuovi stili di consumo. Cresce la presenza di bottiglie di olio extravergine d’oliva e di prodotti a base di Evo, dalle creme spalmabili fino alle creme cosmetiche e ai dolci delle feste, sempre più spesso proposti in chiave artigianale e di filiera corta. Accanto a questi, si affermano con forza i cesti vegani, composti esclusivamente da prodotti di origine vegetale – come legumi, pasta e farine di grani italiani, conserve, olio extravergine d’oliva, confetture, creme spalmabili e prodotti da forno – che intercettano una domanda in crescita legata a scelte alimentari consapevoli, etiche e sostenibili. Un’evoluzione che trasforma il cesto da semplice regalo a espressione di uno stile di vita attento alla qualità, all’ambiente e al valore delle produzioni agricole italiane.
Nei mercati contadini continua a riscuotere grande interesse anche il cesto “biodiverso”, che valorizza prodotti rari e identitari dei diversi territori. Emblematico il caso dei Sigilli di Campagna Amica, specialità salvate dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori e riportate sulle tavole come simbolo di tutela della biodiversità e di identità alimentare. Accanto ai cesti sostenibili, si rafforza anche una nuova sensibilità green, perché cresce la scelta di centritavola realizzati con fiori e piante vere, per decorare le tavole natalizie evitando addobbi in plastica. Una tendenza favorita dalla presenza diffusa dei florovivaisti nei mercati contadini di Campagna Amica su tutto il territorio nazionale. Del resto, i mercatini di Natale continuano a esercitare un forte richiamo sugli italiani, con il 54% che dichiara di visitarne almeno uno, nella propria città o in altri centri, con l’obiettivo principale di acquistare regali. Un segnale chiaro di come il Natale passi sempre più attraverso scelte che uniscono gusto, sostenibilità e legame con il territorio.
